Il risparmio energetico è un percorso che si costruisce con attenzioni quotidiane e specifici interventi, ecco un utile vademecum con ben 10 modi per risparmiare.
Luce, clima, acqua ed isolamento. Risparmiare energia in azienda significa mettere in atto azioni concrete mirate a ridurre il costo in bolletta di illuminazione, riscaldamento o climatizzazione.
Che siano piccoli gesti o più importanti piani d’intervento andiamo ad individuare specifiche misure in grado di incidere sensibilmente sui costi, tutelando l’ambiente e permettendo il raggiungimento di migliori condizioni di efficienza.
Procediamo con ordine e vediamo, in 10 specifici interventi, come risparmiare:
- Sostituire le vecchie luci ad incandescenza con luci a led. Come da recente applicazione del regolamento europeo in materia è bene sostituire i “vecchi bulbi” con più ecologici e performanti luci a led. Al Led il merito di permettere un risparmio fino all’80% rispetto ad una lampada ad incandescenza ed al 70% rispetto ad una lampada alogena. Tale sostituzione necessita di un basso investimento iniziale e può avere un tempo di ritorno compreso tra pochi mesi e due anni.
- Applicare una regolazione su lampade dimmerabili: In questo caso il risparmio viene dallo sfruttamento ottimale della luce solare. Tramite l’utilizzo di un foto-sensore si introduce una regolazione automatica, in grado di valutare l’apporto derivante dalla luce naturale e regolare di conseguenza l’illuminazione. Con un investimento medio-basso ed un tempo di ritorno stimabile tra 1 e 5 anni, è possibile conseguire un risparmio.
- Applicare sensori di movimento o sensori di presenza a sistemi di illuminazione. Si tratta di un accorgimento semplice ma importante, con cui si vanno a ridurre le spese di illuminazione di tutti quegli ambienti di passaggio o ad uso discontinuo. L’investimento da sostenere è medio-basso e recuperabile in un tempo compreso tra uno e tre anni, con un risparmio energetico che può raggiungere anche il 70%.
- Creare una camera d’aria all’ingresso dell’edificio. Se pensiamo ai negozi, i bar, i ristoranti o tutti quegli esercizi che mantengono le porte aperte in inverno ed in estate, facilmente ripercorriamo con la mente il passaggio attraverso porte girevoli o una barriera d’aria. Quest’ultima è costituita da un flusso d’aria ad alta velocità che copre l’apertura, creando di fatto una barriera in grado di rendere minima la dispersione di aria climatizzata o riscaldata che si ha nell’ambiente interno. Il risparmio energetico medio che deriva dalla sua introduzione è tra il 70 ed il 75%, mantenendo il necessario livello di comfort ed un ambiente pulito. L’investimento da prevedere può variare a seconda della tecnologia ed il tempo di recupero è compreso tra 2 e 5 anni.
- Sistemi di protezione solare controllabili ed automatizzati. Proprio come per le luci dimmerabili con foto-sensore, i sistemi di protezione solare mirano a creare un dialogo costante tra l’ambiente esterno e quello interno, schermando quando necessario e garantendo il giusto livello di luce in ogni momento della giornata. In questo caso l’investimento da prevedere si può considerare alto ed i tempi di ritorno si calcolano come compresi tra 1 e 5 anni. I risparmi in termini di consumo di energia derivano da una riduzione del consumo di energia elettrica per l’illuminazione (fino a -50%) e da una minore esigenza di raffreddamento (fino al 50% per sistemi di riflessione e fino al 95% nel caso di sistemi di assorbimento e riflessione), data dalla schermatura dei raggi solari.
- Raffrescamento con free-cooling. Si tratta di un sistema semplice ed efficace che sfrutta le basse temperature esterne. Una valvola modula l’aria esterna e l’aria di ricircolo fino ad ottenere la temperatura richiesta. L’investimento necessario per l’implementazione di questo sistema è medio, con un ritorno di investimento in un tempo di 1-2 anni ed un risparmio energetico tra il 20 ed il 40%.
- Recupero di calore dell’aria di ventilazione. La qualità dell’aria è un aspetto di rilevanza primaria in ogni ambiente pubblico e per garantirne la qualità è necessario un continuo scambio con l’esterno, con la conseguente necessità di riscaldare o raffreddare l’aria esterna ad ogni scambio. Un sistema di recupero del calore nell’aria esausta permette un risparmio tra il 45 ed il 75%, ha un investimento iniziale medio che varia a seconda del sistema di ventilazione e del tipo di installazione, ed un tempo medio di ritorno sull’investimento compreso tra due e cinque anni.
- Spegnimento automatico degli impianti di climatizzazione quando si aprono le finestre. In questo caso l’accorgimento da adottare è molto semplice, e prevede unicamente il ricorso ad un sensore, ma il risparmio energetico che ne deriva è notevole. I costi dell’investimento da sostenere in fase iniziale sono bassi ed il ritorno dell’investimento avviene tra 1 e 3 anni.
- Pulizia del condensatore o della serpentina di raffreddamento del frigorifero o del condizionatore. E’ una semplice operazione di manutenzione ordinaria la cui esecuzione periodica garantisce il mantenimento delle massime condizioni di efficienza del dispositivo. La pulizia dell’evaporatore e condensatore dovrebbe essere svolta con frequenza bimestrale; necessita di un investimento minimo, da valutarsi per lo più in termini di tempo dedicato; e consente un risparmio compreso tra il 5 ed il 15%.
- Applicare sensori di controllo per la ventilazione. La misurazione dell’anidride carbonica presente nell’aria è un indice di valutazione della sua qualità. Un prezioso indicatore che ci permette di comprendere quando è necessario procedere ad un cambio dell’aria. Tenendola sotto controllo provvederemo ad un ricambio solo quando effettivamente necessario, evitando inutili sprechi derivanti dalla dispersione del riscaldamento o dalla climatizzazione raggiunta internamente. Per il calcolo della CO2 si può ricorrere ad un sensore ad infrarossi o a sensori chimici, con un investimento basso, un recupero medio in 3-5 anni ed un vantaggio che può arrivare al 50%.
Con il ricorso a nuove tecnologie, impianti più efficienti e attenzioni quotidiane, è quindi possibile conseguire un risparmio concreto aggiuntivo a quello che può offrirti il tuo fornitore energetico, a tutto beneficio del bilancio aziendale.
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